Dichiarazione di conformità
Guida per installatori
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La Dichiarazione di Conformità per imprese installatrici (Allegato I), detta anche DICO, è un documento obbligatorio che l'impresa deve rilasciare al termine dei lavori su un impianto (secondo il DM37/08). Nel rilasciarlo l'impresa (e quindi il titolare o legale rappresentante di essa) dichiara che l'impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell'arte, e verificato secondo le normative vigenti. La DICO è obbligatoria per tutti gli impianti, ovvero:
Questo documento va rilasciato al committente (ovvero chi ha commissionato i lavori) e ulteriori destinatari (vedi punto 5).
Normalmente, la Dichiarazione di Conformità va redatta in caso di:
Nel caso di un rifacimento parziale dell'impianto, o la sola installazione di uno o più apparecchi utilizzatori, la DICO si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dei lavori della impresa installatrice.
Va comunque tenuto conto della sicurezza e funzionalità dell'impianto nella sua interezza, e deve essere espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti.
La Dichiarazione di Conformità di un impianto non ha una scadenza, e rimane valida fintanto che l'impianto non è modificato da interventi non dichiarati, o compromesso da fattori esterni.
Da non confondere con l'obbligo per l'impresa installatrice di fornire al committente una copia della DICO conforme all'originale entro 10 anni dalla data di rilascio. L'impresa è infatti tenuta a conservare una copia controfirmata dal committente presso l'archivio della propria sede legale.
Nella maggior parte dei casi, dimensionamento e schema tecnico (intesi come progetto) richiesti nella DICO, vengono realizzati dal responsabile tecnico dell'impresa (idraulico, elettricista…). Tuttavia, quando la potenza richiesta da un impianto supera determinati limiti oppure nel caso di ambiti normativi più stringenti, il progetto dovrà essere realizzato da un progettista professionista (ingegnere, perito industriale iscritto all'albo o architetto abilitato).
Questi limiti sono:
Per impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici:
Una volta terminati i lavori il committente è tenuto a firmare una copia dei documenti. L'impresa installatrice è sempre obbligata a consegnare, entro 30 giorni dalla fine dei lavori, una copia:
Altri possibili destinatari possono essere:
Assieme alla DICO (Allegato I) sarà necessario allegare una serie di documenti complementari— definiti Allegati Obbligatori. Ovvero:
Più avanti in questa guida (punto 9) affronteremo la struttura generale della DICO (Allegato I).
La relazione con tipologie dei materiali impiegati è l'insieme delle distinte con l'elenco dei materiali installati, identificati con:
Questa relazione ha il fine di fornire una descrizione funzionale dell'impianto.
Eccone un esempio realizzato con mrDico:
Lo Schema di impianto realizzato è la rappresentazione delle parti fondamentali del lavoro realizzato e della loro disposizione nelle zone interne ed esterne. È sempre consigliabile associare con una sigla i componenti più rilevanti alla relazione con tipologie dei materiali impiegati (punto 7).
Eccone un esempio realizzato con mrDico:
Nel caso di trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, è consigliato rappresentare anche la parte preesistente dell'impianto non modificata dai lavori.
La Dichiarazione di Conformità (Allegato I) segue un modello definito nel decreto che l'impresa è tenuta a rispettare. Vediamo la struttura generale per punti: (esempio realizzato con mrDico)
Nella sezione indicare i dati anagrafici dell'impresa a cui è stata commissionata l'opera.
Secondo l'Allegato I della DICO è necessario comunicare:
Nella sezione classificare la tipologia di intervento effettuata.
Nella sezione indicare i dati anagrafici del committente e la destinazione d'uso dell'edificio nel quale è situato l'impianto.
Nella sezione indicare il tecnico che ha redatto il progetto rispettato durante i lavori.
Nella sezione elencare le norme tecniche seguite nella realizzazione dell'impianto in questione.
Da spuntare per dichiarare l'idoneità dei materiali al luogo di installazione.
Da spuntare una volta effettuati i test di funzionalità e di sicurezza sull'impianto.
Da spuntare solo nei casi dove è previsto l'obbligo di progetto, in osservanza alle norme più rigorose in materia di progettazione (comma 2 DM. 37/08). Per sapere quando è necessario che un progettista professionista fornisca il progetto fai riferimento al punto 4.
La relazione deve elencare prodotti e materiali impiegati. Deve inoltre contenere, per i prodotti soggetti a norme, la rispondenza alle stesse completata con riferimenti a marchi, certificati di prova, ecc. rilasciati da istituti autorizzati. Per gli altri prodotti (da elencare) il firmatario deve dichiarare che si tratta di materiali, prodotti e componenti conformi a quanto previsto dagli articoli 5 e 6 del D.M. n. 37/2008.
La relazione deve inoltre dichiarare l'idoneità rispetto all'ambiente di installazione.
Da spuntare a conferma della realizzazione e della presenza in allegato dello schema di impianto realizzato.
Da spuntare nel caso di eventuali riferimenti a DICO precedenti o parziali già esistenti: i riferimenti sono costituiti dal nome dell'impresa esecutrice e dalla data della dichiarazione.
Da spuntare a conferma della presenza in allegato di un certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali del responsabile tecnico.
Da spuntare nel caso siano stati impiegati materiali o sistemi non normalizzati in Europa.
Da spuntare a conferma della presenza in allegato di documentazione extra: modulo di verifica, libretto d'uso e manutenzione, relazione fotografica...
Firme del responsabile tecnico dell'impresa e del dichiarante.
Firma del cliente e avvertenze di responsabilità.
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